GRAMSCI E L’AMERICANISMO
Mostre e Spettacoli
GRAMSCI E L’AMERICANISMO

I QUADERNI DEL CARCERE

22 Ottobre - 19 Novembre 2025
ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA
NEW YORK
PARK AVENUE 686

La mostra, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura a New York, in collaborazione con la Fondazione Gramsci di Roma, porta per la prima volta in America una selezione dei famosi Quaderni del carcere di Antonio Gramsci, insieme a una raccolta di libri e riviste.
L’attenzione di Gramsci verso la vita politica e culturale degli Stati Uniti emerge sin dagli anni giovanili attraverso originali riflessioni sui caratteri della “nuova civiltà americana”.  Durante gli anni della Grande guerra analizzò il protagonismo degli Stati Uniti sulla scena politica internazionale e valutò la forza e il prestigio via via acquisiti dalla democrazia “americana” di fronte allo sfacelo della “vecchia Europa”.
Negli anni della prigionia “Americanismo” e “fordismo” divennero due termini peculiari del suo lessico e argomenti centrali del suo programma di ricerca. Dedicò a questi temi numerose note dei “quaderni miscellanei” compilati tra il 1929 e il 1933. Nel 1934 inaugurò un “quaderno speciale” intitolato Americanismo e fordismo in cui poté trascrivere e riformulare una parte delle note sugli Stati Uniti che costituiscono un capitolo fondamentale della sua riflessione sul concetto di egemonia.

LA MOSTRA
Visitabile dal 22 ottobre al 19 novembre, la mostra documenta l’interesse di Gramsci verso la vita politica e culturale degli Stati Uniti e i caratteri peculiari della “nuova civiltà americana”. Le teche ospitano il Primo quaderno, il quaderno 22 (Americanismo e fordismo), il quaderno 25 (Ai margini della storia – storia dei gruppi sociali subalterni) e il quaderno A di traduzioni, insieme a sei libri e due riviste. I trentatré quaderni sono consultabili in versione integrale attraverso touchscreen. È disponibile il documentario Gramsci. La vita, gli scritti, le edizioni.

I QUADERNI DEL CARCERE
Gramsci ottenne il permesso di scrivere in cella nel gennaio 1929 mentre scontava la condanna a oltre 20 anni di reclusione inflittagli dal Tribunale speciale istituito con le leggi eccezionali fasciste. Sino al 1932 si dedicò anche a traduzioni dal tedesco, dal russo e dall’inglese. Dopo aver annotato e schedato per circa tre anni le riviste e i libri che gli era consentito leggere, iniziò a riordinare le sue riflessioni in quaderni da lui definiti «speciali» perché dedicati a un unico argomento, cancellando le precedenti stesure con lunghi tratti di penna.
Alla sua morte i 33 quaderni furono presi in consegna dalla cognata Tatiana Schucht che, prima di inviarli a Mosca, li numerò con cifre romane. La prima edizione dei Quaderni del carcere venne pubblicata tra il 1948 e il 1951 in sei volumi tematici. Nel 1975 fu pubblicata l’edizione critica che dispose i quaderni in ordine cronologico
L’Edizione nazionale degli scritti di Antonio Gramsci – in corso di pubblicazione – propone la loro suddivisione in Quaderni di traduzioni, Quaderni miscellanei e Quaderni speciali.

I LIBRI E LE RIVISTE
Il Fondo librario Antonio Gramsci fu costituito nel 1950, quando i volumi, portati a Mosca da Tatiana Schucht, rientrarono in Italia. A questo primo nucleo si aggiunsero i libri e le riviste consegnati dal fratello Carlo. Il Fondo conta 768 volumi tra libri, opuscoli, annuari e 90 periodici, per circa mille fascicoli. Si tratta in larga parte di pubblicazioni pervenute dalla libreria Sperling & Kupfer di Milano, presso la quale l’economista Piero Sraffa aveva aperto un conto illimitato a beneficio di Gramsci. Nel Fondo è conservata anche una collezione di ritagli di riviste e giornali risalente al periodo di libertà condizionale (1934-1937). Dei quasi seicento volumi citati direttamente nei Quaderni, il Fondo ne conserva oltre duecento.

Ingresso libero dal 22 ottobre al 19 novembre