
Felice Platone
Azzano d’Asti (Asti), 1899 – Roma, 1955
Nel 1919-20 fu tra i collaboratori de «L’Ordine nuovo» settimanale e segretario del circolo degli studenti socialisti torinesi; lasciò gli studi al Politecnico di Torino per dedicarsi all’attività politica – fu tra i fondatori del PcdI –, soprattutto come giornalista. Nel 1926 era segretario di Gramsci e addetto alla sua sicurezza. Nel 1927, condannato, contumace, dal Tribunale speciale a 12 anni di reclusione, dovette espatriare e rifugiarsi in Francia. Nel 1936, in Spagna fu capo di Stato maggiore nelle Brigate internazionali. Fuggito dal campo di internamento di Les Milles, nel 1941, rientrò più tardi in Italia, per partecipare alla Resistenza in qualità di comandante della XV Brigata Garibaldi. A lui si devono la prima edizione delle Lettere dal carcere e dei Quaderni del carcere nonché numerose traduzioni di classici del marxismo. Nel 1950, alla morte di Bontempelli, entrò in Senato come primo dei non eletti alle elezioni del 1948.
