
Gregorio Sorgonà
Salerno editrice, Roma 2025 | pp. 304
€ 28,00 | 9788869738517
Giorgio Napolitano è stato uno dei più longevi politici italiani. La sua vita pubblica, durata circa settant’anni, si è intrecciata con la storia del paese dalla ricostruzione della democrazia sulle ceneri del fascismo all’era digitale. Il volume ricostruisce questo percorso esplorando un vastissimo materiale di archivio e dialogando con i tanti scritti storici e giornalistici dedicati alla sua persona e alla storia delle organizzazioni e delle istituzioni che lo hanno visto attivo protagonista.
INTRODUZIONE 9
I. LA FORMAZIONE (1942-1956)
1. La politica come scelta di vita 16
2. Le origini familiari 17
3· La scelta antifascista 19
4· L’iscrizione al Pci 22
5· La formazione universitaria 27
6. L’esordio come quadro 32
7· Tra antifascismo e stalinismo 36
8. Il meridionalismo comunista 39
9· Il Sud in Parlamento 48
10. Un bilancio meridionalistico 56
II. DIRIGENTE DEL PCI (1956-1968)
1. La destalinizzazione e il 1956 6o
2. L’internazionalismo dopo l’Ungheria 64
3· Destra e sinistra 70
4· L’eredità contesa 78
5· L’illusione del vertice 86
6. Praga ’68 93
7· Corsa a tre? 96
III. GOVERNARE DALL’OPPOSIZIONE? (1969–1979)
1. La commissione culturale 101
2 . Compromesso e solidarietà 114
3· Nuovi orizzonti 125
IV. OLTRE IL COMUNISMO (1980-1991)
1. Lo scontro con Berlinguer 131
2 . La nascita dei “miglioristi” 144
3· Il canto delle sirene 156
4· Il “nuovo Pci” 161
5· Dalla Bolognina al Partito democratico della sinistra 169
V. RIFORMISMO ED EUROPEISMO (1992-2005)
1. Tra partito e istituzioni 179
2. La nemesi 187
3. I governi ulivisti 189
4· Dall’internazionalismo all’europeismo 194
VI. LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (2oo6–2015)
1. L’elezione al Quirinale e il governo Prodi II 202
2. Polvere di stelle: il governo Berlusconi IV 211
3· Il governo Monti 231
4. Dalla rielezione al referendum istituzionale 241
5. Per concludere. Unificazione e simbolico nazionale 250
Note 265
Indice dei nomi 293
La pubblicazione è stata realizzata con il contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali e della Fondazione Gramsci