THOMAS MANN E LUCHINO VISCONTI
RACCONTANO L'ITALIA ANTIFASCISTA
ROMA VIA DEL CORSO 181
realizzata dalla Casa di Goethe
a cura di Elisabeth Galvan con la collaborazione scientifica di Simone Costagli
L’esposizione romana, con prestiti dal Buddenbrookhaus di Lubecca, dal Thomas Mann-Archiv di Zurigo, dall’Archivio Luchino Visconti della Fondazione Istituto Gramsci e ulteriori prestiti di istituzioni italiane, mira a far conoscere meglio un racconto sull’Italia degli anni ’20 che è al contempo un’analisi di dinamiche collettive universali e sempre attuali. Attraverso una grande quantità di materiali la mostra multimediale vuole illustrare per la prima volta al pubblico italiano i retroscena e il significato di questo racconto. Ispirato a Thomas Mann da un episodio avvenuto durante un soggiorno in Versilia nel 1926, Mario e il mago vede la luce solo nel 1929, quando le ombre del nazionalsocialismo si allungano sulla Germania e la vicenda dell’ipnotizzatore Cipolla, che durante le sue performances serali soggioga e manipola il pubblico, diventa metafora del clima contemporaneo. Eppure questo straordinario racconto non ha mai avuto vita facile in Italia. Giudicato sin dalla sua prima pubblicazione nel 1930 racconto “anti-italiano”, per motivi di censura poté apparire in traduzione solo nel 1945. Trascurato dalla critica, il racconto ha però stimolato l’interesse creativo di tre grandi artisti: molto prima della trasposizione cinematografica della Morte a Venezia Luchino Visconti compose, nei primi anni ’50, l’ “Azione coreografica” in due atti Mario e il mago con musica di Franco Mannino e coreografia di Léonide Massine. Il balletto venne rappresentato con grande successo alla Scala di Milano nel febbraio 1956. La mostra presenta per la prima volta una scelta dei bozzetti e dei figurini che la grande scenografa e collaboratrice di Visconti Lila de Nobili ha realizzato per lo spettacolo.
GLI ORARI
da martedì a domenica dalle ore 10 alle ore 18
chiuso il lunedì
per info
www.casadigoethe.it