A cura di Sergio Bertolissi
Editori Riuniti/Istituto Gramsci, Roma 1982
pp. 215 | L. 10.000 | CL 6323855
Atti del convegno organizzato dall’Istituto Gramsci, Roma 27-29 giugno 1980
Il ruolo che Nikolaj Ivanovič Bucharin è venuto di recente assumendo nella storiografia occidentale riflette, da un lato, l’evidenza di una riconsiderazione globale della storia sovietica degli anni ’20-30, in cui protagonisti ed eventi trovino la loro propria collocazione, e, dall’altro, il persistere di una sottolineatura per la «storia dei protagonisti», che è tradizionalmente presente nella storiografia anglosassone. Per datare tale «ripresa» buchariniana si suole abitualmente fare riferimento a due libri chiave: The Soviet Industrialization Debate 1924-1928 di Alexander Erlich (1960) e Bukharin and the Bolshevik Revolution di Stephen F. Cohen (1971).
Senza entrare nel merito dell’analisi di queste due opere, credo che esse – al di là dei loro contenuti specifici – possano rappresentare significativamente due modi diversi di approccio alla figura e all’azione politica di Bucharin, come – d’altronde -confermano gli scritti dei medesimi autori pubblicati in questa raccolta.
L’intendimento di Erlich è, infatti, prevalentemente rivolto a collocare Bucharin nel più vasto ambito del dibattito economico e politico che si svolse in Unione Sovietica a partire dalla metà degli anni ’20, ed anzi a ritrovare i punti di convergenza obiettiva tra le sue posizioni e quelle di Preobraženskij, comunemente considerate agli antipodi; ed inoltre a considerare «comune» la sconfitta della «destra» e della «sinistra» di fronte ad una battaglia politica i cui termini erano per esse inconfrontabili.
La ricostruzione biografica di Cohen, al contrario, tende a sottolineare i caratteri «alternativi» della battaglia di Bucharin, la consistenza della linea politica della «destra» sia all’interno del partito sia nel paese, la pregnanza anche attuale della linea buchariniana rispetto a quella tradizionalmente rappresentata da Trockij, in particolare in rapporto al dibattito economico e politico degli anni ’60-70 in Urss e nei paesi dell’Europa orientale.
Attraverso questi due «versanti» interpretativi, e con i contributi che si sono via via aggiunti anche di segno assai diverso, la figura e l’azione politica di Bucharin hanno ripreso il posto che loro spetta nella storia sovietica, riaprendo in più a nuove considerazioni i termini reali dell’analisi dello stesso stalinismo.
Ben presto, poi, anche le suggestioni che in anni recenti Bucharin suscitò presso economisti e politici, nella sua patria e in altri paesi dell’Europa orientale, si sono venute trasformando in valutazioni storiche e in atteggiamenti politici più distaccati, frutto dei caratteri specifici della situazione economica e sociale di quell’area. Il contributo, infine, degli storici italiani alla conoscenza di aspetti e momenti della storia sovietica, del partito comunista in particolare, si è a suo modo inserito in questo ambito prospettico, dove la riflessione storica prevale sulla passione politica e sulle suggestioni comparative.
In tal senso, è stato di grande significato che per iniziativa dell’Istituto Gramsci, del suo Centro di studi e di documentazione sui paesi socialisti, si sia svolto a Roma dal 27 al 29 giugno 1980 un convegno internazionale su «Bucharin nella storia dell’Unione Sovietica e del movimento comunista internazionale», cui hanno partecipato gli studiosi protagonisti della «ripresa» buchariniana accanto agli storici italiani e dell’Europa orientale.
La raccolta di scritti che compone questo libro riprende di quel convegno le relazioni delle cinque sezioni in cui fu articolato, e gli interventi che le hanno accompagnate secondo il programma ufficiale dei lavori. L’impossibilità di pubblicare integralmente gli atti delle tre giornate di dibattito è dovuta essenzialmente alla mole degli scritti e degli interventi pronunciati, ed al fatto che una parte rilevante di questi ultimi è tecnicamente irriproducibile. La conseguente necessità di operare una scelta, pur sussistendo un inevitabile margine di arbitrio, si è tradotta nel riferimento – per quanto possibile oggettivo – al programma ufficiale del convegno, agli scritti cioè che ne hanno costituito l’ossatura e a cui tutti gli intervenuti si sono in qualche modo riferiti.
Se in questa raccolta non è certamente rinvenibile la vivacità e la varietà dei contributi offerti dal convegno, credo che essa in ogni caso offra con nitidezza l’intero arco delle tematiche che vi sono state affrontate e soprattutto delinei con chiarezza i diversi modi di approccio. Gli scritti qui pubblicati sono in tal modo, l’espressione dell’insieme del dibattito svoltosi in quel convegno e un considerevole materiale di riflessione e di studio, non solo sulla figura e l’azione di Bucharin ma su di un ampio arco di problemi di storia dell’Unione Sovietica e dei paesi dell’Europa orientale.
Nota del curatore , 7
Introduzione di Rosario Villari, 11
I Bucharin e la «costruzione del socialismo»
Stephen F. Cohen Bucharin e il bucharinismo, 19
Francesco Benvenuti Bucharin nella storia sovietica degli anni ’20, 28
Alee Nove L’«alternativa» Bucharin, 36
Michal Reiman Bucharin: l’epoca e la persona, 46
II Bucharin e i problemi internazionali della rivoluzione
Giuseppe Boffa Dall’«Imperialismo» alla lotta contro il fascismo, 59
Serge Wolikow Bucharin, l’Internazionale e il Pcf, 1926-1928, 76
Aldo Agosti Il rapporto rivoluzione interna-rivoluzione internazionale in Bucharin, 87
III Bucharin come teorico marxista
Aldo Zanardo Bucharin come teorico marxista, 93
Vojislav Stanovči Alcune note a proposito di Bucharin teorico marxista, 107
Vittorio Strada Considerazioni provocatorie su Bucharin, 126
Luciano Gruppi Bucharin e la «costruzione del partito nuovo», 131
IV La condanna di Bucharin nel quadro della definitiva affermazione dello stalinismo
Moshe Lewin Bucharin e lo Stato-Leviatano, 145
Robert Tucker Bucharin e l’analisi dello stalinismo, 165
Fabio Bettanin Bucharin e il «nuovo corso» economico degli anni ’30, 174
V I dibattiti sulle riforme nei paesi dell’Europa orientale e i loro legami con la problematica della Nep
Wlodzimierz Brus Bucharin e i problemi attuali del socialismo, 187
Alexander Erlich Un commento al saggio di Wlodzimierz Brus, 199
Adriano Guerra Dalla mancata Nep politica al fallito uso politico della Nep degli anni ’60 e ’70, 204
Conclusioni di Paolo Spriana, 213