Volumi
IL PERICOLO CHE CI RADUNA

a cura di Anne-Marie Sauzeau Boetti
Franco Angeli, Milano 1986
pp. 256 | L. 22.000

Atti del convegno promosso in occasione del Cinquantenario dal Centre Culturel Français di Roma organizzato dalla Fondazione Istituto Gramsci in collaborazione con il Goethe Institut di Roma, Roma 16-18 maggio 1985, Franco Angeli, Milano 1986

“C’erano proprio tutti a Parigi, nel giugno del ’35, al Congresso internazionale degli scrittori per la difesa della cultura: da Gide a Brecht, da Malraux a Aldous Huxley, da Pasternak a Breton, da Babel a Eluard. C’era il grande moralista Julien Benda, c’era l“’impolitico” Robert Musil, l’umanista Heinrich Mann e l’irrequieto Paul Nizan. In questa atmosfera densa d’umori e di tensioni, un pubblico in survoltaggio (studenti, letterati, operai evoluti) rimase ad ascoltare discorsi a pioggia, quasi tutti letti ‘ed alcuni letti due volte, in francese e in lingua straniera, che erano in maggioranza noiosi e corrispondevano pochissimo all’attesa’, rivelerà nelle sue memorie la “petit dame” di Gide, Maria van Rysselberghe. Eppure, quel ‘fatto abbastanza inaudito’ era destinato a lasciare un segno forte non solo nella Francia degli anni ’30” (‘Mario Baccianini, “Mondoperaio”, 6, 1985).
Sulla centralità di questo momento culturale ha ben posto l’attenzione il Centre Culture français di Roma che, in collaborazione con l’Istituto Gramsci e con il Goethe Institut, ha dedicato al cinquantenario di quell’episodio un impegnativo colloquio internazionale con la partecipazione di protagonisti e studiosi tedeschi, francesi ed italiani.
Questo volume a più voci si propone di gettare luce su quel singolare frammento di storia europea, ricreandone l’atmosfera, i giudizi, le aspettative attraverso una serie di interventi, attenti “per così dire più al contesto che al testo, alle tensioni politiche e culturali che si incrociarono al Congresso parigino come a quelle che ne presero origine, alle cose dette allora ma altrettanto ai silenzi, alle assenze-presenze, agli interrogativi” (Bruno Schacherl, “Rinascita” 1.6.1985).
La dimensione interdisciplinare e la centralità del momento storico per le sorti politico-culturali dell’Europa fanno dunque di questo libro non solo un valido documento per gli studiosi del settore, ma anche una testimonianza “talmente percorsa dalle tensioni di oggi da potere consegnare il senso di un arco storico non ancora esaurito, di un’inquietudine non placata”‘ (Bruno Schacherl, op. cit.) a chiunque sia interessato alle problematiche di ieri e di oggi.

Indice

PARIGI 1935. TESTIMONIANZE

Ultimi sprazzi di un’avanguardia, 11
di Henri Lefebvre
Vita degli esuli tedeschi a Parigi, 17
di Hans Mayer
La giovane letteratura “indifferente”, 24
di Alberto Moravia

ORIGINI DELLA NUOVA MENTALITA’

La posizione di Lukàcs prima della formazione della nuova mentalità, 31
di Iving Fetscher
Il pensiero cristiano di fronte alla crisi, 43
di Jean-Marie Mayeur
Etica e politica nelle pagine della “nouvelle revue française”, 58
di Renzo Ragghianti
La ricerca dell’altro. I giovani intellettuali francesi e la crisi degli anni ’30, 76
di Sergio Moravia

SPOSTAMENTI, NUOVA FUNZIONE DELL’INTELLETTUALE

Il realismo socialista: una parola d’ordine nella tormenta degli anni ’30 (a proposito dell’intervento di Aragon), 91
di Jacques Leenhardt
Monumentalità dell’epoca e “abitudine alla distanza”. Esperimenti “immaterialistici” sul tempo nell’emigrazione tedesca degli anni ’30, 101
di Andrea Orsucci
Gli esuli antifascisti tra impegno culturale e lotta politica, 114
di Santi Fedele
Parigi-Mosca: la grande illusione, 131
di M.B. Gallinaro Luporini

ALCUNI PERCORSI SINGOLI

André Gide prima del “retour de l’Urss”, 155
di Maurice Nadeau
Il chierico di fronte alla crisi, 171
di Sandra Teroni
Una voce isolata: André Breton, 184
di Jacqueline Risset
B. Breton a Parigi nel ’35, in Italia nel ’65, 192
di Franco Fortini

IL DETTO E IL NON-DETTO DEL CONGRESSO DELLA MUTUALITE’

Palcoscenico e quinte del Congresso, 207
di Alberto Asor Rosa
La giuntura delle tenaglie, 222
di Jean Pierre Faye
Walter Benjamin: archeologia di un silenzio, 232
di Christine Buci-Glucksmann
Simone Weil e il non-detto del Congresso, 244
di Anne Roche