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LES PARTIS COMMUNISTES OCCIDENTAUX ET L'AFRIQUE

UNE HISTOIRE MINEURE?

a cura di Françoise Blum, Marco Di Maggio,
Gabriele Siracusano, Serge Wolikow
Hémisphèrcs Éditions, Parigi 2021
pp. 344, € 24,00 | 9782377011148

Atti del convegno di studi organizzato dalla Fondazione Gramsci, la Fondazione Gabriel Péri e il Centro di Storia sociale del mondo contemporaneo Ripensare la storia del comunismo. Una prospettiva globale, Roma 12-14 dicembre 2019

La storia dei rapporti dei partiti comunisti occidentali con l’Africa – vale a dire di quelli che sono nati e si sono sviluppati proprio sui territori delle (ex) potenze coloniali – è rimasta un continente largamente ignorato, a differenza di quella dei rapporti dell’Unione Sovietica Unione e democrazie popolari con i movimenti anticoloniali oi nuovi stati africani.
Tuttavia, questi partiti comunisti occidentali sono stati coinvolti nei confronti di tutta l’Africa, sia essa Nord Africa, Africa subsahariana di lingua inglese, Africa di lingua portoghese o Africa subsahariana di lingua francese; ed ebbero originali scambi con movimenti o stati africani. È questa lacuna che quest’opera colma, apportando il suo contributo alla storiografia del comunismo, o meglio dei comunismi, al di là del solo caso dell’Unione Sovietica.
Dedicato ai rapporti, ai discorsi, agli immaginari politici e all’evoluzione dei partiti comunisti europei nei confronti dell’Africa, ma anche dei movimenti di liberazione, delle decolonizzazioni e degli Stati africani divenuti indipendenti – che questi vogliano o meno essere socialisti – questo lavoro copre un ampio campo cronologico, dagli anni ’30 agli anni ’90, compresi gli anni della guerra; cioè un periodo che ha visto molti sconvolgimenti e sviluppi nel mondo comunista, dalle 21 condizioni per l’adesione alla Terza Internazionale alla caduta del muro, passando per i Fronti Popolari, la lotta antifascista, la destalinizzazione e la scissione sino-sovietica. Riguarda vari partiti comunisti in Europa – italiano, francese, portoghese, belga –, o in Africa – algerino, tunisino o sudafricano, che una volta o l’altra hanno preso la loro indipendenza dalla società madre. Senza dimenticare la CGT francese, la CGT-AOF-Togo, e altri partiti che si definiscono socialisti e non comunisti: MPLA e FRELIMO.

Indice

I PARTITI COMUNISTI E L’AFRICA NEL PERIODO TRA LE DUE GUERRE MONDIALI
Quale posto per l’Africa nella politica del Comintern? Tra Parigi, Mosca e Algeri, nascita e strutturazione del fenomeno comunista nell’Algeria coloniale, 1920-1925
Il Partito Comunista della regione del Madagascar (1936-1939)
La (ri)nascita del Partito Comunista Tunisino negli anni tra le due guerre mondiali; il ruolo di Velio

COMUNISTI OCCIDENTALI E NORD AFRICA: DECOLONIZZAZIONE E STATI POST-COLONIALI (1945-1968)
Prospettive marxiste sovietiche e africane sulla questione coloniale
Louis Aragon e la questione coloniale
Tensioni e collaborazioni

DECOLONIZZAZIONI NELL’AFRICA SUBSAHARIANA (1945-1964)
Le ripercussioni in Africa occidentale francese dell’uscita del PCF dal governo tripartito metropolitano: caso della crisi strutturale alla CGT AOF-Togo (1951-1956)
Agire attraverso un cordone sanitario: il PCB e il Congo
Il PCF, il PCI e l’Unione delle popolazioni del Camerun: tra lotta politica e lotta armata

I PARTITI COMUNISTI OCCIDENTALI DI FRONTE ALLA GUERRA FREDDA, ​​ALL’APARTHEID E ALLO SVILUPPO DISEGUALE DELL’AFRICA
Sogni frammentati: la sinistra marxista portoghese e il nazionalismo radicale angolano nel 1950-1977
La sinistra italiana e le lotte di liberazione nazionale nell’Africa lusofona
Una politica “euro-africana”.