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L’INFINITO NELLA SCIENZA. INFINITY IN SCIENCE

A cura di Giuliano Toraldo di Francia
Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1987
pp. 300

Atti del convegno organizzato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana e dall’Istituto Gramsci, Roma 7-11 gennaio 1986

Siamo oggi arrivati a capire che l’universo potrebbe essere infinito, ma può essere finito. Sappiamo che è in espansione e che l’espansione potrebbe proseguire all’infinito o arrestarsi e tornare indietro. E abbiamo fondata fiducia che fra qualche anno o decennio saremo in grado di risolvere il dilemma. Sappiamo che se l’universo fosse infinito e statico avremmo da fare i conti con il cosiddetto paradosso di Olbers, per cui il cielo notturno dovrebbe avere splendore infinito (o, più realisticamente, lo splendore del sole). L’uomo può “pensare” l’infinito. Ma siamo sicuri che sia così? Si tratta di un vero e proprio “concetto”, di qualche cosa che possiamo afferrare e intuire nelle sue qualità distintive, oppure della mera “negazione” di un concetto, come è suggerito dalla stessa denominazione (á-peiron in greco, in-finitum in latino e nelle lingue derivate, un-endlich in tedesco, e così via)? Non c’è dubbio che per molto tempo questa negatività sia apparsa proprio come la connotazione saliente dell’infinito. Ma, paradossalmente, essa può anche risultare motivata, o almeno suggerita, da una contraddittorietà del “finito” e della conseguente impossibilità di pensare chiaramente quest’ultimo. È infatti il finito che con la sua “delimitazione” sembra necessariamente rimandare all'”altro-da-sé” e quindi alla propria negazione.
G. Toraldo di Francia

Indice

Giuliano Toraldo di Francia, L’infinito in una scienza finita, 7
Ilya Prigogine, The Open Universe, 17
Carlo Rubbia, L’infinito: riflessioni di un fisico, 29
Bernard d’Espagnat, Le problème des infinis en physique, obstacle ou indice?, 47
Paolo Budinich, L’horror infiniti nella fisica, 55
Tullio Regge, L’infinito e le simmetrie , 73
Max Jammer, Zeno’s Paradoxes Today , 81
Gabriele Lolli, Il formalismo e l’infinito , 97
Jens Erik Fenstad, The Discrete and the Continuous in Mathematics and the Natural Sciences , 111
Elliot Mendelson, Infinity in Set Theory , 127
Jean-Yves Girard, L’infini en logique: autour du concept d’entier , 141
Solomon Feferman, Infinity in Mathematics: Is Cantor Necessary? , 151
Vincenzo Cappelletti, L’infinito e il problema della forma , 211
Alistair C. Crombie, Infinite Power and the Laws of Nature: A Medieval Speculation , 223
John North, Eternity and Infinity in Late Medieval Thought ,245
Nicola Badaloni, L’infinito nel Rinascimento: Giordano Bruno fra gli ‘antichi’ e i ‘moderni’ , 257
Valerio Verra, L’infinito della ragione , 273
Giulio Giorello, Il ‘disgusto dell’infinito’ e il rigore del Calcolo , 283