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POLITICA E CULTURA PER LA RICOSTRUZIONE DEL MEZZOGIORNO

a cura di Francesco Grelle e Francesca Gandolfo
Editori Riuniti, Roma 1981
pp. 270 | L. 10.500 | CL 6323146

Atti del convegno organizzato dall’Istituto Gramsci in collaborazione con il CRS e il CESPE, Avellino 15-16 gennaio 1981

Sono qui raccolti relazioni ed interventi al convegno che l’Istituto Gramsci, in collaborazione con il Crs e il Cespe, ha organizzato ad Avellino il 15 e il 16 gennaio 1981 su «Il ruolo della scienza e della cultura per la rinascita del Mezzogiorno». In piena emergenza, nel centro dell’Irpinia devastata, politici ed intellettuali, superando i limiti dei propri tradizionali ambiti operativi e di ricerca, hanno avviato in quei giorni un confronto sui temi del disastro e della ricostruzione, come segno di una solidarietà che non voleva esaurirsi nel gesto, né smarrire la specificità delle competenze.
Diversi per tono ed impostazione, alcuni più immediatamente legati all’emozione del momento, altri già costruiti nello stile sorvegliato del saggio scientifico, questi contributi hanno certamente risentito di tempi assai ristretti di analisi, e di un’ottica talora troppo interna alle vicende. Riproporli ora, a distanza di qualche mese, non sembra tuttavia inopportuno, e non solo per una esigenza di documentazione.
Il convegno ha promosso una prima riflessione collettiva sul disastro; ne ha messo a nudo le radici in una società che non è stata preparata a «vivere con i terremoti», nonostante gli avvertimenti dei geofisici; ha individuato le linee per una rinascita che eviti di riprodurre l’antica marginalità; ha richiesto istituzioni di tipo nuovo, diverse nell’impianto non meno che nella partecipazione degli amministrati, per sostenere la ripresa e promuovere lo sviluppo evitando le distorsioni del clientelismo e dell’assistenzialismo. Il dibattito ha riconsiderato l’organizzazione della ricerca scientifica in Italia e la sua funzionalità alle esigenze del paese, ma soprattutto ha posto in evidenza la disinformazione e le assenze intollerabili dell’azione di governo nei confronti dei livelli di conoscenza già raggiunti, e delle possibilità ulteriori che si aprono ad una attenta e vigile politica della scienza. È riemerso con forza negli interventi il nodo della questione meridionale, per i ritardi e gli inadempimenti che hanno reso le terre del Mezzogiorno meno protette, più vulnerabili anche alle catastrofi naturali. La denuncia ha investito anche le trasformazioni avviate negli ultimi decenni e la crescita da esse indotta che, pur cancellando i segni più vistosi della arretratezza, sono apparse alla terribile prova del novembre 1980 in tutta la loro disorganicità ed incoerenza, tali da rendere in definitiva più subalterna la condizione di queste aree.
A sei mesi dal terremoto si rafforzano i timori per una ricostruzione senza sviluppo, inadeguata ai bisogni immediati delle popolazioni ed estranea alle caratteristiche di fondo della loro cultura. Diventa sempre più incombente la prospettiva di una nuova dipendenza, di una ribadita marginalità, nel disegno di un assistenzialismo avvilente e corruttore. Il discorso avviato ad Avellino, le denunce e le proposte, gli allarmi e le indicazioni operative restano vivi ed attuali.

Indice

Nota, VII
Elenco dei partecipanti, IX

Relazioni
Aldo Tortorella Scienza e politica della ricostruzione, 3
Franco Barberi, Giuseppe Grandori La difesa dai terremoti, 19
Gustavo Minervini I compiti delle istituzioni, 35
Silvano Andriani Uno sviluppo di tipo nuovo, 45

Interventi

I. Gli uomini e la loro storia
Luigi Lombardi Satriani, 61
Antonio La Penna, 67
Beppe Attene, 75
Adriana Tognon Tocco, 81
Tomás Maldonado, 84

II. Geopolitica del territorio
Vincenzo Cotecchia, 91
Mario Del Prete, 101
Giorgio Ferrara, 109
Alberto Samonà, 111
Giuseppe Grandori, 115
Duilio Benedetti, 119
Giovanni Schippa, 123
Ezio Tabacco, 130
Adriano Mantovani, 134

III. Istituzioni e Mezzogiorno
Costanza Caniglia Rispoli, 141
Martino Branca, 145
Cesare De Seta, 159
Paolo Lattaioli, 166
Carlo Viggiani, 171
Canio Lagala, 175
Giovanni Calice, 178
Adriano La Regina, 182
Marina Rossanda, 185
Giuseppe Biorci, 188
Benedetto Colajanni, 192
Felice Ippolito, 197
Paolo Amati, 201

IV. Dall’emergenza allo sviluppo
Antonio Bassolino, 207
Guido Fabiani, 214
Mariano D’Antonio, 218
Silvano Levrero, 222
Mario Catalano, 228
Eugenio Corti, 233
Vittorio Silvestrini, 242
Vincenzo Cuomo, 249
Guido Bolaffi, 256
Enrico Berlinguer, 262