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PROBLEMI E PROSPETTIVE DELLO SVILUPPO

Regione&Società
Rivista mensile di politica, cultura ed economia
Quaderno 1, supplemento al n. 7, Roma 1977
pp. 83 | L. 1.800

Atti del convegno organizzato dall’Istituto Gramsci e dalla Rivista Regione&Società, 4 dicembre 1976, Regione&Società, Quaderno 1, supplemento al n. 7, Roma 1977

Il Quaderno di Regione & Società raccoglie tutti i materiali presentati al convegno. Segue uno stralcio del discorso introduttivo del direttore dell’Istituto Gramsci.
«Dichiaro aperti i lavori della Tavola rotonda su Problemi e prospettive dello sviluppo economico del Lazio promossa dall’Istituto Gramsci in collaborazione con la rivista.
Ringrazio tutti i relatori che hanno accolto il nostro invito. Sono voci, quelle che qui esporranno le linee delle relazioni, politicamente differenziate, e sarebbe futile affermare che nel rivolgere gli inviti noi non si sia voluto tenere presente questa differenziazione politica. Quello che ci proponevamo e che ci proponiamo, però, non è di presentare un fronte di posizioni politiche dimostrativo, una parata di rappresentanze di partito: questo avrebbe poco significato, e comunque sarebbe destinato ad essere contraddetto dalla normale dialettica politica. Noi ci proponiamo piuttosto, questo sì, di verificare una comunanza di ispirazione di fronte alla esigenza di una politica di programmazione che abbia come quadro di riferimento, anche come sua dinamica, come specificazione degli obiettivi generali nazionali, i livelli regionali. Un confronto su questo tema è tanto più attuale oggi in quanto viviamo un momento in cui emergono i problemi di una correlazione tra l’avvio di un processo di elaborazione e di definizione dei piani regionali di sviluppo, e problemi di una politica economica nazionale nel cui quadro si collochino le definizioni di questi piani regionali. Il problema è reso tanto più urgente dalla crisi che scuote il nostro paese e la nostra regione: e in questo quadro emerge non solo l’impegno della regione, delle forze politiche e delle forze sociali, dei sindacati, per la enucleazione di vie diverse e nuove dello ,sviluppo economico, ma anche, raccordata a questo programma, l’esigenza di calare l’impegno programmatico nella prospettiva di una aggregazione o riaggregazione di un blocco di forze sociali che costituisca nello stesso tempo il sostegno e la forza propulsiva del disegno di programmazione. Perché non vi è dubbio che al di là delle tecniche, ciò che si è dimostrato decisivo, è la contraddizione che un progetto programmatico naturalmente ingenera col blocco e col sistema di potere ad esso riluttante e ostile in base all’ambito ristretto e di gruppo degli interessi di questo blocco e sistema di potere, l’aggregazione di una diversa volontà, di un diverso consenso, di un coinvolgimento di strati sociali fondamentali, di interessi, quindi, non di gruppo ma di massa, precipitando in tal modo l’economico nel politico e nel sociale, modificando e arricchendo i metodi e i modi dell’elaborazione, dell’intervento concreto, attraverso la piena utilizzazione del tessuto democratico e degli organismi della partecipazione. […]»

Indice

Discorso introduttivo, 3
di Franco Ferri

Relazioni

Lineamenti di un piano di sviluppo del Lazio, 4
di Massimo Finoia
Programmazione nazionale e programmazione regionale, 15
di Manin Carabblt
L’intervento straordinario, 19
di Sandra Petriccione
Le indicazioni delle partecipazioni statali, 21
di Lorenzo Necci
L’agricoltura nello sviluppo economico del Lazio, 24
di Duccio Tabet
La pubblica amministrazione nel Lazio, 29
di Ario Rupeni

Interventi, 32

Maurizio Ferrara
Nicola Cacace
Paris Dell’Unto
Emidio D’Aniello
Mario Giannoni
Giorgio Fregosi
Mario Berti
Franco Bottone
Paolo Ciofì
Agostino Bagnato
Sandra Morelli
Stefano Petilli

Repliche, 54

Ario Rupeni
Duccio Tabet
Manin Carabba
Massimo Finoia

Comunicazioni

Brevi considerazioni sullo sviluppo industriale del Lazio, 59
di Roberto Crescenzi, Ennio Della Zoppa, Gianfranco Sesti
La programmazione regionale del Lazio e i problemi della informazione statistica e della politica del personale dell’amministrazione regionale, 69
di Roberto De Vecchis
Caratteristiche della struttura occupazionale del Lazio, 72
di Piero Fazio
I comprensori e la programmazione dello sviluppo economico del Lazio, 80
di M. Mulino e A. Mancini