Volumi
SIBILLA ALERAMO E IL SUO TEMPO

VITA RACCONTATA E ILLUSTRATA

a cura di Bruna Conti e Alba Morino
Feltrinelli, Milano 1981
pp. 352, L. 18.000 | 9788807420457

Queste pagine legano insieme materiali diversi: lettere, fotografie (226), documenti, stralci di opere, pagine di taccuino, ritagli di giornali e anche poesie.
Il libro ricostruisce la vita dell’Aleramo, ma contrariamente a quello che avviene nei suoi Diari in cui è solo lei a prendere la parola, questa volta leggiamo nel denso materiale, in gran parte inedito, le testimonianze dei suoi interlocutori e partner, e anche di chi le era dichiaratamente ostile. Leggiamo inoltre come l’Aleramo sia andata raccontando la sua vita nei romanzi e nelle poesie, che, come è noto, sono sempre stati di carattere prevalentemente autobiografico. Nella giovinezza le lettere del padre e della madre, della maestra di scuola, di Alessandrina Ravizza, ecc. Dal1910 al1935, la “ridda di amori”: lettere di Felice Damiani, della fanciulla maschia, Cena, Cardarelli, Papini, Boccioni, Cascella, Boine, Rebora, Fernando Agnoletti, Raffaello Franchi, Dino Campana, Emanuelli, Quasimodo, Matacotta. Emergono nomi nuovi: Zaniboni (l’attentatore di Mussolini) e Julius Evola.
Parallelamente alla vita degli affetti si snoda il mestiere di scrittrice dell’Aleramo, il percorso della scrittura di ogni singola opera (Una donna, Il Passaggio, Momenti, Andando e stando, Trasfigurazione, Gioie d’occasione, Il frustino, Amo dunque sono, Dal mio diario, le poesie), il rapporto con il mondo culturale dei suoi anni: G.B. Angioletti, Goffredo Bellonci, Arturo Graf, Enrico Bemporad, Marino Moretti, Alfredo Panzini, Bontempelli, Borgese, Cecchi, Primo Conti, Debenedetti, De Robertis, Falqui, Marchesi, Arnoldo Mondadori, Montale, Ojetti, Pancrazi, Ravegnani, Slataper, Ardengo Soffici, Orio Vergani, Aldo Capasso, Sergio Salmi, Pasolini, Salinari, Pavese, ecc.
Ancora: queste pagine fermano sempre con numerosi inediti (lettere, documenti, ecc.) i momenti più salienti del suo tempo: l’emancipazione femminile; il gruppo de “La Voce”, il futurismo, Marinetti, D’Annunzio, “La Grande Illustrazione”, la prima guerra mondiale, la Parigi del “Mercure de France”, il mondo teatrale italiano degli anni ’20/30 (lettere di Roberto Bracco, Ruggeri, Silvio D’Amico, Maria Melato, Dario Niccodemi, Alessandro Varaldo, Irma Gramatica), l’antifascismo, Gobetti, il manifesto Croce, il fascismo (Mussolini, Pavolini, Curzio Malaparte, Sforza, Bottai), gli incontri femminili (Flavia Steno, Leonetta Cecchi Pieraccini, Eleonora Duse, la Guglielminetti, Ada Negri, Dolores Prezzolini, la Sarfatti, Matilde Serao, Fausta Cialente), la guerra, il mondo politico e letterario a Roma dopo la liberazione, Togliatti, il PCI.
Gli ultimi vent’anni (194011960), dall’incontro con Matacotta (che trova qui nuovo smalto attraverso le lettere che i due si scambiarono, e attraverso alcuni brani di un romanzo inedito in cui lo scrittore racconta la propria esperienza amorosa con Sibilla), alla guerra, all’iscrizione dell’Aleramo al Partito comunista, alla morte, sono stati necessariamente contratti avendo già avuto come grande registratore il Diario che riportava fedelmente gli affanni della povertà, della vecchiaia, della mancanza di creatività della scrittrice, gli avvenimenti bellici, i suoi incontri con personaggi della politica e della cultura, la sua attività in seno al Partito comunista. Ricavate da un vastissimo materiale (circa 30.000 fogli), accumulato negli anni dall’Aleramo, e da altri documenti rintracciati altrove, queste pagine permettono di guardare con occhio indulgente, commosso e -perché no – divertito, non solo nel tessuto più intimo di una vita, ma anche in quello della vita tout court (è questo secondo aspetto che legittima soprattutto ai nostri occhi questo lavoro), con le sue lacerazioni, contraddizioni e ripetizioni, il suo grottesco e i suoi drammi. Le lettere e i documenti sono stati lasciati nella loro integrità proprio perché testimoniassero non solo sul personaggio centrale, che aggredito da più parti si avvicina forse il più possibile alla sua “verità biografica”, ma su tutti quelli coinvolti nella vicenda Aleramo.

Indice

Nota, 5
Nota al testo e ringraziamenti, 6

I. 1876/1892
L’infanzia | La figura paterna | La fragilità della madre | Il lavoro in fabbrica | “Il micino grazioso” | Il tentativo di suicidio della madre | La violenza, 8

II. 1893/1902
Il matrimonio | La pazzia della madre | Nasce il figlio | L’avventura col “forestiero” | Il tentativo di suicidio | La direzione dell'”Italia femminile” a Milano | Alessandrina Ravizza | Il ritorno a Porto Civitanova | Felice Damiani | L’abbandono del marito, 16

III. 1902/1909
La convivenza con Giovanni Cena | Una donna: le polemiche, il successo | Il dispensario del Testaccio | L’Agro malarico | Il terremoto in Calabria e Sicilia, 36

IV. 1908/1911
L’amore per la fanciulla maschia | Sibilla lascia Cena | Vincenzo Cardare Ili: “una vampa dolorosa, straziante” | Firenze: “Il Marzocco”, il gruppo de “La Voce”, 50

V. 1912
Giovanni Papini: Arno | Il viaggio in Corsica | La lettera non spedita | La prima poesia, l’inizio de Il Passaggio | Il ragazzo Joe, 66

VI. 1912/1914
Sorrento, Napoli | Vincenzo Gerace: un amore “stolido” | Benedetto Croce | Milano, Marinetti e il futurismo | Umberto Boccioni: “Amica mia … Amica cara … Egregia amica … ” | Il primo viaggio a Parigi | Il salotto della Aurel, 82

VII. 1913/1915
Con D’Annunzio a Parigi: “Poeta nostro … ” “Cara Sirocchia … “, 105

VIII. 1913/1916
“La Grande Illustrazione” | Michele Cascella: “trasognato come un Aligi” | “Sera, sera dolce e mia”: Giovanni Boine | Lo scoppio della guerra | Clemente Rebora, Fernando Agnoletti, Raffaello Franchi, 117

IX. 1916/1918
Dino Campana: la passione, la gelosia, le fughe, i ritorni, le violenze, l’arresto, il manicomio, 137

X. 1917/1921
Morte della madre | All’albergo Hassler con Giovanni Merlo | L’insuccesso de Il Passaggio | Tullio Bozza: “Le braccia della vostra atmosfera … ” | Andando e stando e Momenti | A Napoli: Matilde Serao, Roberto Bracco, Eleonora Duse, 156

XI. 1922/1923
Niccodemi, Varaldo, Ruggeri, Irma Gramatica, la Duse: no ad Endimione | Trasfigurazione | Il Passaggio a Parigi | Il conte Carlo Sforza | Endimione al Theàtre de l’Oeuvre | Progetto di un giornale letterario con Corrado Pavolini, 175

XII. 1924/1925
Endimione a Torino con Tatiana “Pavlova e Renato Cialente | Piero Gobetti | Il mio primo amore | Tito Zaniboni, l’attentatore di Mussolini | Francesca Diamante | Endimione al Teatro Valle di Roma | Julius E vola | Il manifesto Croce, l’arresto, 196

XIII. 1926/1928
Le difficoltà economiche | Il giovane mago Giulio Parise | La soffitta di via Margutta | Amo, dunque sono | Secondo viaggio a Parigi, 211

XIV. 1928
Sei settimane aspettando Gabriele D’Annunzio, 223

XV. 1928/1929
Benito Mussolini: la lettera, l’incontro | Poesie (1912/1928), 234

XVI. 1930/1935
Gioie d’occasione | Il Frustino | 1.000 lire al mese | Enrico Emanuelli: “giunco e non uomo … ” | Salvatore Quasimodo: “feroce mi sei … ” | Nuovo incontro col figlio, 239

XVII. 1935/1946
Franco Matacotta: la quercia e la delicata pianta | Vagabondaggi: Capri, Sorrento, la Grecia | La guerra | Si alla terra | Orsa minore | Lacerazioni | L’odissea sarda | L’8 settembre | La fuga di Franco | La Liberazione | Dal mio Diario | Rottura, strascichi, 261

XVIII. 1946/1960
L’iscrizione al PCI, l’attività politica | Attentato a Togliatti | Selva d’amore | Il mondo è adolescente | Settima edizione di Una donna | Aiutatemi a dire | Russia alto paese | Gioie d’occasione e altre ancora | Abbandono della soffitta | Luci della mia sera | Lettere Aleramo-Campana | Ultimi giorni, ultimi scritti, 298

Bibliografia, 333
Indice bibliografico, 335
Note, 337
Indice delle testimonianze, 345